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Terme di Caracalla
Le terme di Caracalla o antoniniane costituiscono uno dei più grandiosi esempi di terme imperiali a Roma, ancora conservate per gran parte della loro struttura e libere da edifici moderni.
Le Terme di Caracalla: la storia
Le Terme di Caracalla anche dette Antoniane, sono il reperto più antico del periodo imperiale romano per quanto concerne i bagni termali. Questa struttura, infatti, si è conservata perfettamente nel corso degli anni e dei secoli.
Le Terme di Caracalla vennero costruite per volere dell’imperatore sul colle Aventino e a poca distanza dalla Via Appia intorno agli anni 212 e 216. Vennero considerate le più grandi e imponenti terme di Roma fino al 306 quando furono inaugurate le Terme di Diocleziano.
Come accennato, la costruzione delle Terme di Caracalla iniziò nel 206 sotto Settimo Severo ma furono aperte al pubblico e inaugurate solo successivamente all’attenzione del figlio Caracalla nel 216. Infatti, i successori Eli Gabalo e Alessandro Severo si occuparono di portare a termine i lavori di costruzione.
Per permettere l’approvvigionamento idrico delle terme, nel 212 venne creata la cosiddetta diramazione dell’Acqua Marcia ovvero il terzo acquedotto della Roma antica. Tuttavia, gli ultimi rimaneggiamenti alla struttura e i piccoli restauri vennero effettuati solo successivamente sotto gli imperatori Aureliano, Diocleziano, Teodosio e Teodorico.
Dopo un periodo di grande splendore, però, le Terme di Caracalla vennero abbandonate. Il suo utilizzo mutò a seconda delle esigenze, passando da ostello per viandanti e forestieri a terreno agricolo per vigneti fino a fonte di materiali pregiati. Infatti, sono molte le parti utilizzate per la costruzione originale che furono prelevate dai decori, dagli elementi architettonici come travi e colonne ma anche da materiali di grande pregio come marmi e metalli per la realizzazione di altri edifici. Gli esempi più noti e lampanti sono sicuramente il Duomo di Pisa e la Basilica di Trastevere che contengono parti delle strutture architettoniche più importanti.
Sotto il pontificato di papa Paolo III, durante XVI secolo, la zona delle terme fu interessata da numerosi scavi. Essi riportarono alla luce statue di prestigio che furono dislocate in numerosi musei. Infine, nel 1563 venne prelevata l’ultima colonna che fu successivamente donata a papa Pio IV. Egli decise di collocarla in Piazza Santa Trinità a Firenze. Qui prese la nomea di Colonna della Giustizia.
Posizione e come raggiungerle
Le Terme di Caracalla sono situate in Viale delle Terme di Caracalla 52, Roma. Esse sono facilmente raggiungibili tramite la linea B della metropolitana scendendo alla fermata Circo Massimo oppure con gli autobus linea 760 e linea 628. In generale nei pressi delle Terme vi sono numerose fermate di autobus e tram i quali rendono i collegamenti alla struttura comodi partendo da molteplici zone di Roma.
Nelle immediate vicinanze delle Terme di Caracalla è possibile visitare il Colosseo raggiungibile facilmente a piedi (distante 1,2 chilometri circa), il Foro Romano (distante 1,3 chilometri circa) e il celeberrimo Circo Massimo.
Nei pressi delle Terme di Caracalla, inoltre, vi sono la Chiesa di San Sisto Vecchio ma anche la Chiesa di San Cesareo in Palatio e la celeberrima Bocca della Verità.
Visitare le Terme di Caracalla
Recandosi in visita alle Terme di Caracalla si potrà notare la suddivisione strutturale che prevede un corpo centrale a pianta rettangolare ripartito in più sale e una vasta area esterna che, inizialmente, era protetta da un recinto di colonne e portici. Le stanze di maggior importanza sono disposte sull’asse centrale mentre, le altre, sono posizionate lateralmente a destra e a sinistra in maniera simmetrica.
È possibile ammirare il percorso interno effettuato dagli avventori delle Terme di Caracalla che partiva dagli spogliatoi, diverse aree nelle quali praticare ginnastica e allenare il corpo e le saune per purificare il corpo. La prima sala termale era il cosiddetto calidarium: una sala di ampie metrature a pianta circolare. Essa ospitava una grande vasca di acqua calda posta centralmente ed era dotata di numerose finestre che permettevano alla luce e al calore di filtrare all’interno. Per accedere alle vasche di acqua fredda dette frigidarium, bisognava attraversare il tepidarium. Inoltre, le Terme di Caracalla erano dotate di una vasta piscina all’aperto chiamata natatio. La sua maestosa dimensione di 50 metri di lunghezza per 19 metri di larghezza la rende una delle più grandi vasche presenti nella città di Roma.
I decori rivestivano un ruolo fondamentale nel complesso delle Terme di Caracalla. Ad oggi è possibile ammirarne solo alcuni durante la visita. Marmi preziosi, materiali e metalli pregiati, mosaici colorati e statue sono solo alcuni degli elementi ornamentali presenti.
I turisti possibile visitare anche i sotterranei delle Terme di Caracalla una volta dedicati ad un ingegnoso e complesso sistema di fornitura e riscaldamento dell’acqua. Il museo realizzato in questa area conserva al suo interno anche quarantacinque reparti marmorei. Non solo, i visitatori potranno ammirare anche il Mitreo, il mulino ad acqua preposto alla regolazione dell’acqua.
Complessivamente la visita di quest’area si suddivide nel percorso realizzato su due gallerie parallele. In queste è stato realizzato un Antiquarium nel quale sono esposti diversi reperti come capitelli, fregi, basso rilievi e diversi decori presenti inizialmente nella costruzione.
Aperto
Dall’ultima domenica di ottobre al 15 febbraio dalle 09.00 – 16.30
Dal 16 febbraio al 15 marzo dalle 09.00 – 17.00
Dal 16 marzo all’ultimo sabato di marzo dalle 09.00 – 17.30
Dall’ultima domenica di marzo al 31 agosto dalle 09.00 – 19.15
Dal 1 settembre al 30 settembre dalle 09.00 – 19.00
Dal 1 ottobre all’ultimo sabato di ottobre dalle 09.00 – 18.30
Il lunedì 9.00 – 14.00
Chiuso
1 gennaio, 25 dicembre
Biglietteria
Chiude un’ora prima
Consulta le fermate dell’Open Bus Vatican&Rome sulla mappa, per trovare la fermata più prossima all’attrazione che ti interessa visitare;
In alternativa consulta https://www.google.com/maps per indicazioni sui mezzi pubblici.
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Colosseo, Circo Massimo